Alla scuola primaria di Pegaio si va “Senza zaino”

La classe di una scuola senza zaino (foto senzazaino.it)

Una cartella leggera al posto dello zainetto, spazi di lavoro e di confronto al posto dei classici banchi monoposto e della cattedra. Inoltre materiali per dipingere, disegnare e scrivere condivisi al centro dell’aula, scaffali aperti e pannelli con le indicazioni delle attività da svolgere. Sono alcune delle caratteristiche innovative che dall’anno scolastico che si appresta a iniziare vengono introdotte alla scuola primaria di Piegaio.

L’istituto comprensivo “G. Puccini” di Pescaglia in collaborazione con l’amministrazione comunale ha infatti aderito al modello “Senza zaino”, nato a inizio del Duemila a Lucca grazie a Marco Orsi e oggi adottato da oltre 160 scuole in tutta Italia. Si tratta di un percorso didattico volto a rendere più efficiente l’apprendimento da parte degli alunni,  favorendo una crescita più autonoma e responsabile. Crea inoltre uno stretto legame tra la scuola, le famiglie, la comunità e l’amministrazione comunale.

“Progetti speciali come ‘Senza zaino’ rappresentano un importante elemento per rinnovare il sistema scolastico – spiega il sindaco di Pescaglia, Andrea Bonfanti -. Danno inoltre un valore aggiunto in quelle realtà, come Pescaglia, dove le comunità sono strettamente legate al territorio, contribuendo a rendere più vicine le istituzioni alla popolazione. Un percorso, questo, che stiamo portando avanti dal 2015 con ottimi risultati per #scuolabenecomune e che adesso vede concretizzarsi un altro importante passo”.

“Siamo orgogliosi di far compiere al nostro istituto un salto di qualità – aggiunge il dirigente scolastico Claudio Franciosi -. ‘Senza zaino’ è un vero e proprio modello scolastico nato  dall’esigenza di innovare l’ambiente formativo, ristrutturando spazi e rivedendo i modi di insegnamento, adeguandoli alle attuali esigenze. Si rafforza inoltre la centralità della scuola nella comunità proponendo una metodologia coinvolgente per la costruzione del sapere e costruendo procedure democratiche e partecipative”.

Il modello “Senza zaino” si fonda su tre parole chiave: accoglienza, responsabilità e comunità. Da qui si sviluppa il metodo di apprendimento, che è personalizzato in base ai gruppi di lavoro in cui è suddivisa la classe. L’aula non ha niente a che vedere con quella che è nell’immaginario collettivo: ci sono le isole, tavoli dove le bambine e i bambini lavorano a gruppi, l’agorà, uno spazio di confronto tra alunni e insegnanti e il materiale didattico è al centro dell’ambiente, pronto per la condivisione. La cattedra tradizionale non esiste, perché l’insegnante è un “regista” che coordina i bambini, li responsabilizza e li fa ruotare nei lavori assegnati. E’ presente nella scuola anche un’officina degli attrezzi, dove i genitori possono costruire materiali didattici come giochi e piccoli arredi, e lacollaborazione alle attività che già vengono svolte nell'officina degli attrezzi che è operante nella sede di Lucca del ‘Senza Zaino’.”

Quest’anno “Senza zaino” coinvolgerà in modo integrale la classe prima, mentre le altre saranno interessate solo da alcune attività. Il modello sarà progressivamente esteso a tutte le altre classi nei prossimi anni.