Il progetto #scuolabenecomune di Pescaglia entra nelle buone pratiche di Anci Toscana

Una targa del progetto #scuolabenecomune in una scuola della Valfreddana

Prestigioso riconoscimento per l’ amministrazione comunale guidata dal sindaco Andrea Bonfanti. Anci Toscana, la sezione regionale dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, ha inserito tra le buone pratiche regionali il progetto #scuolabenecomune che lo scorso anno ha permesso al Comune di Pescaglia, all’Istituto Comprensivo Puccini, ai genitori e ai volontari di lavorare assieme per riqualificare tre scuole del territorio e consegnarle agli alunni più belle. Sono 18 i progetti promossi da Comuni toscani che finora sono stati indicati come buone pratiche.

Grazie alla duplice valenza, educativa e sociale, nonché all’ampia partecipazione riscossa, #scuolabenecomune diventa quindi un modello che potrà essere esportato in altri enti locali.

“Siamo onorati che Anci Toscana abbia riconosciuto l’importanza di  #scuolabenecomune – afferma il sindaco Andrea Bonfanti -. Si tratta di un progetto di cui andiamo particolarmente orgogliosi, perché ci ha visti più che mai a fianco della comunità verso un obiettivo condiviso, quello di dare alle bambine e ai bambini, che sono il nostro futuro, degli ambienti scolastici migliori. Proprio per questo ci stiamo attivando assieme all’istituto comprensivo e ai genitori affinché venga ripetuto quest’anno nelle scuole della zona nord. Saremo inoltre lieti di mettere la nostra esperienza a disposizione degli altri Comuni che volessero riproporla sul proprio territorio”.

Il progetto #scuolabenecomune ha portato al restauro di tre edifici dell’Istituto comprensivo Puccini di Pescaglia, cioè la scuola dell’infanzia, la primaria e la secondaria di primo grado della Valfreddana.  Il Comune ha fornito i materiali ed il supporto burocratico, la scuola si è occupata della copertura assicurativa ai genitori che hanno effettuato gli interventi nelle scuole, mentre i genitori e buona parte degli amministratori hanno fornito la manodopera. Da questa esperienza i bambini hanno imparato che la scuola è di tutti e tutti, loro compresi, contribuiscono a renderla bella e vivibile.